Rallylegend 2025, il mito del rally accende San Marino

Dal 2 al 5 ottobre la Repubblica di San Marino è tornata a vibrare al suono dei motori, accogliendo la 23ª edizione del Rallylegend, uno degli appuntamenti più attesi dell’anno per gli appassionati del motorsport classico. Un evento che non è solo una competizione, ma una celebrazione della storia, delle emozioni e dello spirito più autentico dei rally.

Rallylegend 2025, il mito del rally accende San Marino

L’atmosfera del Rallylegend

Le colline sammarinesi, illuminate dai fari delle auto in partenza, hanno accolto un popolo di appassionati arrivati da tutta Europa. L’odore di benzina, la pioggia improvvisa che bagnava l’asfalto, il suono dei turbo che si accendevano nella notte: tutto contribuiva a ricreare quell’atmosfera irripetibile che solo il Rallylegend sa regalare.

Fin dalla serata inaugurale, la Sprint Legend Race, la gara in notturna tra le rotonde, ha scaldato gli animi. Oltre 200 vetture in partenza, un serpentone di fari e livree storiche, in un gioco di luci e rumori che sembrava riportare indietro nel tempo.

“Rallylegend è un evento di vertice del palinsesto sportivo e turistico della Repubblica di San Marino”, hanno dichiarato i Segretari di Stato Federico Pedini Amati e Rossano Fabbri, durante la conferenza di apertura. “Attira decine di migliaia di appassionati e promuove il Paese nel mondo”.

Un palcoscenico per le leggende

Sul palco del Rallylegend Village, il pubblico ha potuto applaudire campioni che hanno scritto la storia: Miki Biasion, Kalle Rovanperä, Markku Alén, Gigi Galli, Stig Blomqvist e Alister McRae, tutti insieme a celebrare un passato che continua a ispirare il presente.

È stato un ritorno di emozioni, con il due volte campione del mondo Miki Biasion al volante della Lancia 037 Totip del 1983, la stessa con cui trionfò al Rally Costa Smeralda. Un’auto iconica, resa ancora più speciale dalla livrea Eberhard & Co., il marchio orologiero che da anni è Official Timekeeper dell’evento.

L’edizione 2025 ha segnato anche un importante passo avanti nella gestione della sicurezza, grazie a una control room di livello mondiale e al supporto di tecnologie all’avanguardia, in collaborazione con Gendarmeria, Polizia Civile e Protezione Civile.

Il fascino della notte: la Sprint Legend Race

Il primo vero brivido di Rallylegend arriva sempre con la notte. L’asfalto lucido, il riflesso dei fari e il rombo delle auto che si sfidano nel circuito urbano delle rotonde. È un appuntamento che unisce competizione e spettacolo, il momento in cui le Classic e le WRC si mostrano al pubblico per la prima volta.

L’atmosfera è elettrica: famiglie, appassionati e fotografi affollano ogni curva, in attesa di riconoscere i fari di una Delta, di una Impreza o di una Stratos che passa sfrecciando a pochi metri. È la magia di un rally che non insegue solo il cronometro, ma soprattutto la memoria.

Classic, Historic e WRC: tre sfide, una sola passione

Il Rallylegend 2025 è stato un condensato di emozioni e tecnica. Tre categorie, tre modi diversi di interpretare la stessa passione.

Nella Classic, la vittoria è andata al francese Simon Jean-Joseph, affiancato da Patrick Pivato, al volante della Subaru Impreza 555 del 1995. Una prestazione perfetta, dall’inizio alla fine, che ha permesso all’equipaggio di conquistare anche il prestigioso McRae Subaru Gruppo A Rally Trophy.

Un trofeo che porta con sé un significato profondo: è realizzato con un paio di scarpe appartenute al leggendario Colin McRae, donate dalla famiglia del campione. È un simbolo di continuità e rispetto per chi ha scritto pagine irripetibili di questo sport.

Secondo posto per gli italiani Gianpietro Bendotti e Giuliano Vaerini, su una Impreza del 1996, mentre il podio si è chiuso con l’ungherese Miklos Kazar, navigato da Tamas Begala, su una Mitsubishi Lancer Evo IX del 2005.

Rallylegend 2025, il mito del rally accende San Marino

Tra le Historic, è stato dominio sammarinese. Stefano Rosati e Corrado Costa hanno riportato in cima la loro Talbot Lotus del 1981, in una gara impeccabile davanti a migliaia di tifosi di casa. Sul podio anche Mirko ed Elisa Zanotti (Opel Manta GTE 1984) e Nemo Mazza con Andrea Ercolani Volta (Ford Escort MKII 1979).

Nella WRC, infine, trionfo spagnolo con Victori Senra Carreira e Paula Ramos Torrente, che hanno imposto la loro Hyundai i20 WRC su tutti gli avversari. Sul podio Luca Pedersoli e Anna Tomasi, seguiti dal ceco Stepan Vojtech con Michal Ernst su Citroën C3 WRC Plus.

Tre vittorie diverse, ma unite dallo stesso spirito: quello di Rallylegend, dove la competizione incontra la passione.

I Rovanperä: due generazioni di spettacolo

Tra le attrazioni più amate dal pubblico c’è stata la sezione Legend Stars, dove i campioni si esibiscono senza assilli di classifica. Quest’anno il palcoscenico è stato tutto per i Rovanperä, padre e figlio, che hanno infiammato il tracciato con traversi e “donuts” spettacolari.

Harri Rovanperä ha domato la sua storica Seat Cordoba WRC, mentre Kalle, fresco di nuovi successi nel mondiale rally, ha guidato la sua Toyota Starlet come in una danza controllata di potenza e precisione.

Sono sempre più innamorato di questo evento! Uno dei migliori al mondo”, ha dichiarato Kalle Rovanperä. “Super macchine, tanti campioni e un pubblico fantastico creano un’atmosfera unica”.

Le Parade: un museo in movimento

Ogni anno il Rallylegend dedica un momento speciale al passato. Le Parade di quest’edizione hanno portato in strada alcune delle vetture più iconiche della storia del rally: le Subaru Impreza e Legacy Gruppo A per celebrare i 30 anni dal titolo mondiale di Colin McRae, e le Lancia Delta S4, che hanno compiuto 40 anni dalla loro leggendaria presentazione.

Il rombo di queste auto ha attraversato le strade come un’eco di un’epoca irripetibile. Accanto a loro, le protagoniste degli anni Settanta: Lancia Stratos, Fulvia HF, Fiat 131 Abarth, Alfa Romeo Alfetta GTV, Opel Kadett GTE, Simca Rally2, Alpine Renault A110 e Fiat Ritmo.

Al volante, nomi che hanno segnato la storia dei rally: Tony Fassina, Adartico Vudafieri, Maurizio Verini, Gabriele Noberasco. Per il pubblico è stato come assistere a un sogno su quattro ruote, un tuffo nel tempo dove ogni curva aveva un profumo di benzina e nostalgia.

Eberhard & Co.: il tempo del rally

A scandire ogni secondo del Rallylegend 2025 c’era Eberhard & Co., Official Timekeeper dell’evento. La Maison svizzera, da sempre legata al mondo dei motori, ha scelto ancora una volta San Marino per raccontare la propria visione di precisione e passione.

Al fianco del suo ambassador Miki Biasion, Eberhard ha presentato il nuovo orologio Lancia HF, nato dalla collaborazione con lo storico marchio torinese. Un segnatempo che celebra il ritorno del logo “High Fidelity” e dell’elefantino rosso, simbolo dell’anima sportiva della Lancia.

«Essere Official Timekeeper di Rallylegend rappresenta ogni anno un’esperienza unica», ha dichiarato Mario Peserico, General Manager di Eberhard & Co. «Con la presenza di Miki Biasion e del nuovo Lancia HF abbiamo voluto rendere omaggio non solo all’epoca d’oro dei rally, ma anche al suo retaggio più vivo».

La Maison ha inoltre premiato Simone Faggioli, vincitore della 103ª Pikes Peak International Hill Climb, il primo italiano a trionfare nella celebre “Race to the Clouds”. A lui è stato consegnato un segnatempo speciale, simbolo del legame tra tempo, passione e velocità.

Infine, Eberhard & Co. ha premiato l’equipaggio Jean-Joseph – Pivato, protagonisti della categoria Classic, rafforzando ancora una volta il legame tra la maison svizzera e il mondo delle imprese sportive.

 

Pirelli Jump in the Legend: quando il coraggio vola

Il premio Pirelli Jump in the Legend Trophy ha aggiunto un pizzico di spettacolo alla gara: a vincerlo sono stati i lettoni Ivars e Andris Velme, autori del salto più lungo con la loro Audi Sport Quattro S1 E2 del 1983.

Un gesto atletico e tecnico insieme, simbolo di quella voglia di andare oltre che è nel DNA del rally.

Rallylegend un weekend da ricordare

Il Rallylegend 2025 ha saputo unire passato e presente, competizione e spettacolo, tradizione e innovazione. Oltre 200 equipaggi provenienti da 24 Paesi hanno trasformato San Marino in una capitale mondiale del motorsport, con un pubblico che non ha mai smesso di applaudire.

Sotto la pioggia della domenica, tra traversi e applausi, il Rallylegend ha scritto un’altra pagina della sua storia.

Più che una gara, è un rito collettivo: un modo di vivere il motore come emozione pura, un museo dinamico dove ogni curva racconta una leggenda.