Lewis Hamilton e l’addio a Roscoe quando il dolore di un campione è senza confini

 

 




 

 

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Un campione che mostra la sua fragilità. Lewis Hamilton è abituato a raccontare successi. Ogni sua stagione in Formula 1 è stata una sequenza di traguardi, record e vittorie che lo hanno consacrato tra i più grandi di sempre. Ma questa volta il sette volte campione del mondo non ha parlato di sorpassi o di pole position: ha deciso di condividere un dolore intimo, quello per la perdita del suo bulldog Roscoe.

Lewis Hamilton e l’addio a Roscoe quando il dolore di un campione è senza confini

Lewis Hamilton e l’addio a Roscoe 

 

Con un lungo messaggio affidato a Instagram, Hamilton ha rivelato di aver dovuto prendere “la decisione più difficile della mia vita”. Dopo giorni di terapia intensiva per una nuova polmonite, Roscoe si è spento tra le sue braccia il 28 settembre. Parole che hanno toccato i cuori di milioni di fan, perché mostrano la parte più fragile e autentica di un uomo che, spesso, viene percepito come invincibile.

Roscoe, il primo cane del paddock

Roscoe non era soltanto un compagno di vita. È stato il primo cane a entrare stabilmente nel paddock di Formula 1, rompendo un rituale fatto di motori, tecnici e giornalisti per trasformarsi in presenza familiare e rassicurante.

Lewis Hamilton e l’addio a Roscoe quando il dolore di un campione è senza confini

Lewis Hamilton e  Roscoe 

Dal 2013 al 2024, Roscoe ha seguito Hamilton ovunque: camminava accanto a lui neiPaddock e nei box, si faceva fotografare sui rettilinei dei circuiti, e spesso rubava la scena alle interviste post-gara con il suo muso simpatico. Era diventato a tutti gli effetti un protagonista del circus, tanto da guadagnarsi una popolarità propria. Non di rado i fan portavano cartelli con il suo nome o chiedevano foto con lui, come se fosse un pilota a quattro zampe.

Un legame che andava oltre lo sport

Lewis Hamilton ha più volte raccontato quanto Roscoe fosse parte integrante della sua quotidianità. Nei momenti di relax lontano dalle gare, sui jet privati, durante gli shooting fotografici o nelle campagne pubblicitarie, il bulldog era sempre lì.

Lewis Hamilton e l’addio a Roscoe quando il dolore di un campione è senza confini

Lewis Hamilton e l’addio a Roscoe

 

Roscoe rappresentava per lui una costante, un punto fermo in una vita scandita da pressioni e responsabilità. La sua presenza trasmetteva stabilità, tenerezza e una dimensione “normale” che spesso i grandi campioni faticano a mantenere. In un mondo fatto di sponsor, riflettori e velocità, Roscoe era il simbolo di una quotidianità che Hamilton non voleva perdere di vista.

L’impatto dei social: un diario globale di emozioni

Il legame tra Hamilton e Roscoe è stato amplificato dai social. Lewis non ha mai usato Instagram solo per mostrare le vittorie o le auto di lusso: lo ha trasformato in un diario intimo, un luogo dove condividere anche vulnerabilità e sentimenti.

Con il post sull’addio a Roscoe, seguito da milioni di like e commenti, Hamilton ha reso il dolore privato un momento collettivo. Non per cercare visibilità, ma per creare empatia. È la dimostrazione di quanto i social siano ormai parte integrante della narrazione di personaggi pubblici, e di come possano trasformare una storia personale in un messaggio che attraversa confini e culture.

Le rinunce di Hamilton per amore di Roscoe

Il legame con Roscoe era talmente forte da spingere Hamilton a prendere decisioni insolite per un pilota di Formula 1. Lo scorso aprile, quando il cane era stato colpito da una prima polmonite, Lewis aveva scelto di rinunciare ai test Pirelli con la Ferrari al Mugello pur di stargli accanto. Anche in occasione di una sfilata di moda a Milano aveva preferito restare vicino al suo amico a quattro zampe.

Scelte che rivelano quanto Roscoe non fosse un semplice “pet da compagnia”, ma un membro della famiglia. Per Hamilton, l’amore verso il suo bulldog aveva la stessa priorità delle sue attività sportive e professionali.

La reazione del mondo della Formula 1

La notizia della morte di Roscoe ha suscitato una valanga di messaggi di affetto. Non solo i tifosi, ma anche team, piloti e addetti ai lavori hanno voluto rendere omaggio al cane più celebre della Formula 1.

Mercedes, la scuderia con cui Hamilton ha scritto pagine indimenticabili di storia, ha condiviso un messaggio toccante: “I nostri pensieri sono con te, Lewis. Roscoe ha portato così tanta gioia a coloro che lo hanno incontrato, e sarà sempre parte della nostra famiglia”.

Lewis Hamilton e l’addio a Roscoe quando il dolore di un campione è senza confini

Lewis Hamilton e l’addio a Roscoe

 

Anche Ferrari, Red Bull, McLaren, Williams, Alpine, Sauber e FIA hanno inviato parole di vicinanza. Charles Leclerc e George Russell, tra i tanti colleghi, hanno pubblicato ricordi personali. È raro che un lutto legato a un animale generi una simile reazione: questo dimostra quanto Roscoe fosse amato e quanto la sua presenza avesse unito il paddock oltre ogni rivalità sportiva.

Quando il dolore di un campione diventa di tutti

Il racconto di Hamilton ha toccato un nervo scoperto: il legame universale tra uomo e animale. Non importa che tu sia un sette volte campione del mondo o un semplice appassionato: chiunque abbia avuto un cane sa cosa significhi affrontare il momento dell’addio.

 

Lewis Hamilton e l’addio a Roscoe quando il dolore di un campione è senza confini

Lewis Hamilton e Roscoe 

In questo senso, la storia di Roscoe non è solo di Hamilton, ma appartiene a tutti. Diventa un ricordo collettivo, un dolore condiviso che supera i confini dello sport. È un richiamo alla parte più autentica delle nostre vite: quella fatta di legami, affetti e fragilità che nessun titolo o vittoria può sostituire.

Oltre lo sport: una lezione di autenticità

Condividere pubblicamente la morte di Roscoe è stato un gesto di grande sincerità. Hamilton avrebbe potuto tenere per sé il dolore, ma ha scelto di raccontarlo. In questo modo ha ribadito un aspetto fondamentale della sua personalità: l’autenticità.

Lewis Hamilton e l’addio a Roscoe quando il dolore di un campione è senza confini

Lewis Hamilton e l’addio a Roscoe

 

Lewis Hamilton non è solo un’icona dello sport, della moda e dell’attivismo. È anche un uomo che non teme di mostrare le proprie emozioni. In un’epoca in cui spesso i campioni sono percepiti come distanti e inarrivabili, lui ha dimostrato che la forza non sta nel nascondere la fragilità, ma nel condividerla.

Il ricordo di Roscoe

La scomparsa di Roscoe segna la fine di un’epoca per Hamilton e per la Formula 1. Ma il suo ricordo continuerà a vivere nelle immagini che lo ritraggono accanto al campione, nei sorrisi dei fan che lo hanno incontrato e nei messaggi di affetto che ancora oggi arrivano da ogni parte del mondo.

Roscoe resterà il simbolo di una Formula 1 che, per un attimo, ha messo da parte la competizione per celebrare un legame speciale. Per Hamilton sarà sempre “l’angelo e il vero amico” che ha accompagnato i suoi momenti più importanti. Per tutti noi, sarà il cane che ha insegnato al paddock a sorridere.