Ferrari Fury and the Monster il documentario su Mauro Forghieri e il mito della 250 GTO

Un viaggio nel cuore della leggenda Ferrari, tra motori, memoria e malinconia

C’è una notte, a Modena, in cui le emozioni si accendono più del rombo di una V12. È la notte di venerdì 6 giugno 2025, quando nel cuore pulsante della Motor Valley — in occasione del Cinematic Motor Fest, spin-off culturale del più vasto Motor Valley Fest — viene presentato in anteprima Ferrari Fury and the Monster, il documentario che racconta Mauro Forghieri e la genesi del mito Ferrari 250 GTO. Una pellicola che non si limita a narrare fatti: li fa vivere.
 

Ferrari Fury and the Monster il documentario su Mauro Forghieri e il mito della 250 GTO

Monella Kaplan e Stefano Gallini Durante presentano il Ferrari Fury and the Monster durante ilCinematico Motor Fest

 
Un film profondo, come l’ha definito uno dei suoi due produttori, Stefano Gallini Durante, affiancato da Monella Kaplan. Profondo perché scava nel tempo, nel senso di appartenenza e nell’identità di un uomo che ha incarnato la visione di Enzo Ferrari con umiltà e genio: Mauro Forghieri.

Una scintilla chiamata Ferrari 250 GTO

Tutto comincia con un articolo di giornale. Niente di più, niente di meno. Uno di quei pezzi che ti sbattono in faccia una verità già nota ma mai realmente elaborata: nel 2018 una Ferrari 250 GTO viene battuta all’asta per 70 milioni di dollari. Una cifra che sembra assurda anche a chi, di auto, vive e respira. Gallini, a Los Angeles da anni, legge la notizia grazie a Monella Kaplan e resta spiazzato. Ma è proprio lì, in quel momento di stupore, che nasce l’idea.
 

Ferrari Fury and the Monster il documentario su Mauro Forghieri e il mito della 250 GTO

La Ferrari 250 GTO da una scena del film Ferrari Fury and the Monster

 

“Non pensavo che una macchina potesse arrivare a questi valori”, racconta Gallini davanti al pubblico modenese. “Ho iniziato a chiedermi perché, e così è cominciata l’indagine”.

Un’indagine che si trasforma presto in un viaggio, un ritorno, un pellegrinaggio emotivo. Perché dietro quei 70 milioni non ci sono solo numeri, ma vite vissute, mani sporche di olio e sogni scolpiti nel metallo.

Alla ricerca del genio l’incontro con Forghieri

Il nome di Mauro Forghieri emerge presto dalle ricerche. Un nome che per molti è già leggenda, ma per Gallini è un ricordo visivo sfocato: “Mi ricordava i tempi di Davide Filocchi, Carlos Lloyd e Jackie Ickx”. Così decide di contattarlo. È Natale, Gallini è a Milano e guida due ore e mezza per raggiungerlo a Villa Clementina, dove Forghieri vive con la moglie Elisabetta.
 

Ferrari Fury and the Monster il documentario su Mauro Forghieri e il mito della 250 GTO

Forghieri. e Ferrari in una scena del film Ferrari Fury and the Monster

 
L’incontro è surreale. Gallini gli propone un documentario sulla 250 GTO e sulla sua storia. Forghieri lo guarda, tace per tre secondi, poi… ride in faccia. Dice che la sua vita non è così interessante. Come se progettare le auto più vincenti della Formula 1 tra gli anni Sessanta e Ottanta non fosse qualcosa da raccontare.

“Quando una persona così ti dice che non ha nulla di interessante, capisci che hai davanti un gigante”, riflette Gallini. Il documentario doveva nascere. E così sarà.

La produzione del documentario: tra interviste globali e cuore modenese

Ferrari Fury and the Monster prende forma con lentezza, come un motore d’epoca che si accende piano. La grande parte della produzione viene curata da Monella Kaplan, che registra ore di interviste tra Italia, Stati Uniti, Australia. Ma è proprio a Modena, nel cuore della Motor Valley, che si chiude — o meglio, si apre — il cerchio.

La premiere al Cinematic Motor Fest non è solo una proiezione. È un rito. È la restituzione di una memoria collettiva a una comunità che ha visto, toccato e amato Forghieri. Un pubblico che conosce il rumore di una 250 GTO anche ad occhi chiusi. Che sa cosa significa camminare nel paddock con l’odore dell’olio misto al profumo dei sogni.

Mauro Forghieri, l’uomo oltre il mito Ferrari

Il documentario non è un catalogo tecnico, non è un trattato ingegneristico. È una riflessione esistenziale, un omaggio umano. Forghieri non è raccontato solo come il geniale direttore tecnico della Scuderia Ferrari, ma come un uomo con fragilità, ricordi e ironia. Un uomo che ha saputo convivere con Enzo Ferrari, comprenderne i silenzi e interpretarne le ossessioni.

Al centro, ovviamente, c’è la Ferrari 250 GTO, capolavoro su ruote, ultima vera gran turismo da corsa, simbolo irripetibile di artigianalità e vittorie. Ma la GTO è anche metafora: della bellezza, della perfezione imperfetta, del tempo che passa e rende mitico ciò che ieri era quotidiano.

Dalla Motor Valley al mondo il viaggio del film

Dopo le anteprime a Roma e San Francisco, e in attesa delle proiezioni a Melbourne e Milano, la serata modenese rappresenta un punto di svolta emotivo. “Qui siamo nella tana del lupo”, dice Gallini, usando una metafora che suona come un atto di coraggio: portare un film su Forghieri a Modena è come suonare Springsteen nel New Jersey. Il pubblico sa tutto. Non si può fingere.

Eppure l’emozione vince. Vince perché la voce narrante è sincera. Vince perché gli ultimi ricordi in vita di Mauro Forghieri trovano spazio su uno schermo. Vince perché Modena, come poche città al mondo, è capace di custodire e al contempo restituire. È memoria attiva.

Un’eredità viva in arrivo un nuovo film su Mauro Forghieri

Il documentario non è il punto d’arrivo, ma un punto di partenza. Gallini e Kaplan sono già al lavoro su un film di finzione dedicato alla figura di Mauro, in uscita nelle sale italiane nell’inverno 2025. Una pellicola che, promettono, sarà intima e potente. Un omaggio che esce dalla cronaca per entrare nel mito.

Il Cinematic Motor Fest, ancora una volta, si conferma come l’unico evento capace di coniugare motori e narrazione, olio e poesia, documentario e cultura popolare. Un evento giovane, ma già maturo. Un festival che non ha paura di sporcarsi le mani nella nostalgia, per restituirci il senso di ciò che siamo stati.

Ferrari Fury and the Monster memoria, mito e identità italiana

Ferrari Fury and the Monster non è un documentario solo per appassionati di motori. È una riflessione sul tempo, sulla memoria, sulla bellezza che sfugge e torna. È un film su un uomo, Mauro Forghieri, che ha plasmato il sogno Ferrari con dedizione e genio.
 

Ferrari Fury and the Monster il documentario su Mauro Forghieri e il mito della 250 GTO

Stefano Gallini Durante con gli Organizzatori del Cinematic Motor Fest

 
Raccontare la storia della Ferrari 250 GTO significa raccontare anche noi stessi: il bisogno di ricordare, di amare e di capire. Il “mostro” del titolo non è solo il motore ruggente sotto il cofano, ma anche la nostra stessa ossessione per ciò che ci commuove e ci sopravvive.