Esplorando l’eleganza vintage a Pitti Uomo: storie di stile

Heritage, timless, vintage e slow fashion sono le parole chiave dell’edizione invernale del Pitti Uomo, palcoscenico per il fashion e le tendenze maschile ma soprattutto lo stile personale, un viaggio nell’eleganza senza tempo.
 

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Giancarlo e Carmen

 
Durante il nostro tuor a Pitti Uomo che si tiene a Firenze per immergerci nella magia della 105esima edizione di Pitti Uomo. con occhi attenti armati di occhio vigile e fotocamera, abbiamo catturato l’anima dell’evento, concentrandoci sul fascino senza tempo del vintage. 
L’obiettivo, come già sapete, è quello di raccontarvi una storia attraverso le immagini e per farlo abbiamo scelto alcuni degli outfit più interessanti che abbiamo incontrato questo gennaio alla Fortezza da Basso.  
Partendo da una considerazione generale, si è fatto subito notare un forte ritorno del military wear attraverso deck jacket, utility liner vintage e giacche in lana OG 108. Mescolati al workwear e ai nuovi marchi heritage, hanno dato un forte sentore old school all’edizione di quest’anno.

 



 

Il ritorno del military wear e il vintage a Pitti Uomo Firenze

 

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Giancarlo e Carmen indossano: due fantastici deck jacket americani

 
Tra i primi che hanno subito catturato la nostra attenzione abbiamo Giancarlo e Carmen: entrambi lavorano nel mondo delle sneakers ma, come potete notare anche voi, indossano tutt’altro; entrambi ci raccontano che collezionano da sempre abbigliamento militare e la loro ricerca parte “dalla strada” attraverso mercatini e flea market sparsi per tutto il mondo: dagli  Stati Uniti, passando per l’Asia, l’Europa ma anche qualcosa recuperato da negozi e piattaforme online. Cosa indossano: due fantastici deck jacket americani, work pants e stivali Redwing (lei), e militari originali (lui). Il berretto arancione è anch’esso un richiamo al mondo militare che, un po’ come l’interno dei bomber da Aviatore, permette di essere intercettati in caso di S.O.S., oppure, per farsi meglio notare tra la folla di Pitti Uomo. Saggia scelta. 

Richard Dunkin e la funzionalità degli outfit Military

 

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Richard Dunkin e la funzionalità degli outfit Military

 
Tra i personaggi incontrati a Pitti uomo che vestono vintage,  Richrad Dunkin, proprietario di un brand tedesco che si occupa di riproduzione di capi iconici del mondo military. Richard ci racconta come per lui il bello sia trovare la vera “funzionalità di un outfit”. Richard continua: “voglio indossare qualcosa di personale che però sia versatile e mi permetta di svolgere le mie faccende giornaliere e con il quale posso anche sedermi in un bar o ristorante senza sfigurare”. Il suo motto è “looks good, act tough”, ovvero, “bello da vedere, atteggiandosi da duro”. Richard  sottolinea con un gioco di parole l’importanza dei materiali durevoli e resistenti tipici del mondo militare e workwear. Indossa una vecchia uniforme twill militare, come sottolinea lui stesso “ molto strong anche se non waterproof… ma tiene caldo!”. Ci racconta come con il suo brand produce soprattutto Wax Jacket dal fit boxy perfetto per coprirsi dalla pioggia. Il tutto è sempre “military inspired”. Dalle ampie tasche “utility” fino ai rinforzi lungo i gomiti e i lacci sul collo per isolare dall’umidità. Insomma, anche per Richard il mondo delle divise e del militaresco sono, come potete vedere, un must di quest’anno. 

Theo Brobst e l’incontro tra vintage e military

 

Esplorando l'eleganza vintage a Pitti Uomo: storie di stile

Esplorando l’eleganza vintage a Pitti Uomo: storie di stileTheo Brobst e l’incontro tra vintage e military

 
Theo Brobst, da Lione, avora in un vintage shop che si chiama Cockpit. La sua passione per il vintage e il military lo hanno portato a Firenze in cerca di ispirazione e “forse qualche nuovo collaboratore” ci confida. Per Theo Pitti uomo è un modo per incontrarsi e conoscere nuove persone. E’ anche contemporaneamente, un luogo dove promuovere il proprio brand e confrontarsi coi colleghi. Anche lui indossa capi prevalentemente vintage: un fantastico montone in pelle con un ampio bavero marrone, maglia vintage a righe e, per un tocco di colore, una bandana rossa al collo. Non può poi mancare un blazer doppiopetto blu “per richiamare l’ambito sartoriale tipico del Pitti” come afferma lui stesso. 

Donato Barbagli e la passione per il vintage militare

 

Esplorando l’eleganza vintage a Pitti Uomo: storie di stile

 
Donato Barbagli, buyer e appassionato di vintage. Per lui la scelta del militare è legata ad una passione che, come ci racconta, ha da quando era  ragazzino. In questo modo “comodità e soluzioni interessanti si mescolano” andando a creare qualcosa di unico. Indossa una giacca camo anni sessanta della polizia tedesca della Germania dell est. Un capo difficile da trovare, realizzato con vecchi tessuti post bellici riutilizzati direttamente dalla polizia di frontiera recuperando dagli stock bellici. Conclude: “… è proprio questo che mi appassiona, la storia che c’è dietro ad ogni capo”.  

Emanuele Salonia e l’eredità del workwear americano

 

Esplorando l'eleganza vintage a Pitti Uomo: storie di stile

Emanuele Salonia e l’eredità del workwear americano

 
Il collezionista di abbigliamento da lavoro americano Emanuele Salonia. È al Pitti assieme ai ragazzi di Union Fade Store, unico negozio veramente vintage di Milano (se non ci siete mai stati ve lo consiglio). La ricerca di Emanuele affonda le radici nel mondo del denim e nel workwear americano. Non a caso indossa una Carhartt chore jacket degli anni 70’, un gilet, sempre marchiato Carhartt in denim con sherpa interno e dei bellissimi pantaloni militari del Vietnam di fine anni 70’ con tessuto ripstock. Incuriositi dalla scelta dell’outfit gli chiediamo da dove recupera pezzi così ricercati e specifici; la risposta: “Vinted”. 

Questi sono solo alcuni dei protagonisti di Pitti Uomo che ci hanno ispirato con la loro dedizione al vintage. Nel prossimo capitolo, esploreremo ulteriormente il connubio tra stile e storia che rende questa edizione di Pitti Uomo un’esperienza unica nel suo genere.