Alfa Romeo Carabo star alla Milano Design Week

L’Alfa Romeo Carabo, avveniristica concept del 1968, è la star della Milano Design Week 2023 insieme a LARUSMIANI, storico marchio della moda milanese. La concept Carabo è esposta in occasione dell’inaugurazione della nuova e distintiva boutique LARUSMIANI e lancia il progetto di esibizione permanente del marchio “The Automotive Gallery“.
 

Alfa Romeo Carabo, è la star della Milano Design Week 2023 insieme a LARUSMIANI, storico marchio della moda milanese.

Alfa Romeo Carabo esposta preso LARUSMIANI

 
Nella settimana che Milano dedica alla celebrazione del design, non poteva mancare lei, l’Alfa Romeo Carabo. Una delle vetture più preziose nella storia del marchio, griffata Bertone, che rappresenta altresì la punta dell’iceberg nell’espressione di stile del Biscione.
 

Alfa Romeo Carabo, è la star della Milano Design Week 2023 insieme a LARUSMIANI, storico marchio della moda milanese.

Griffe Bertone per la Carabo esposta presso LARUSMIANI

 

Caratteristiche della concept Alfa Romeo Carabo

La concept Carabo, concepita in un unico esemplare, è sviluppata sulla meccanica di un’altra vettura icastica, veloce e potente dell’Alfa Romeo, la 33 Stradale. Di questa si diceva fosse tutta “curve e sensualità”. La carrozzeria Bertone, nel lontano 1968, affida così al giovane Marcello Gandini il compito di re-interpretare la splendida meccanica delle 33, chiedendogli di creare un vestito differente e alternativo alla sinuosa coupé disegnata da Scaglione. 
Gandini disegna un cuneo perfetto, basso e filante, in cui scolpisce un’auto dotata di portiere ad apertura verticale. La linea così concepita, coadiuvata dai fari a scomparsa, danno vita ad uno stile che rivoluzionerà l’idea della concept car a motore centrale e influenzerà li stilemi delle sportive fino agli anni Ottanta. 
Gandini sceglie di colorare la sua “creatura” di un verde luminescente, mentre la sottile parte ad inizio del cofano anteriore è arancione fosforescente. I vetri dorati sono a specchio, mentre il nero è utilizzato per coprire il motore e le parti inferiori. Vediamo il perché di tale colorazione. Il nome Carabo infatti, deriva proprio dal coleottero “Carabus Auratus“. Questo, come la vettura ad esso ispirata, è dello stesso verde cangiante con riflessi dorati, mentre le zampe e le antenne sono arancioni come la parte iniziale del cofano.
 

Alfa Romeo Carabo, è la star della Milano Design Week 2023 insieme a LARUSMIANI, storico marchio della moda milanese.

Interno dell’Alfa Romeo Carabo esposta presso LARUSMIANI

 

Alfa Romeo e LARUSMIANI

LARUSMIANI come del resto la casa del Biscione, è un marchio storico della città milanese. Da più di un secolo è il punto di riferimento dell’eleganza meneghina, nonché della qualità “Made in Italy” del MonteNapoleone District.  Come accennato all’inizio, l’occasione che ha coinvolto Alfa Romeo è l’inaugurazione della nuova Boutique LARUSMIANI. E aggiungerei non a caso, perché tale boutique è stata disegnata a 4 mani con il famoso architetto Benedetto Camerana. Quest’ultimo nel 2015 è fautore del rinnovamento del Museo Alfa Romeo ad Arese, dove la Carabo abitualmente è esposta. 
La concept dunque andrà ad impreziosire la neonata boutique e diventerà parte integrante del progetto “The Automotive Gallery”. Un’area espositiva permanente all’interno dello store dedicata al mondo dell’automobile. Così madrina di questo progetto milanese non poteva che essere un’Alfa Romeo.
 

L'Alfa Romeo Carabo, è la star della Milano Design Week 2023 insieme a LARUSMIANI, storico marchio della moda milanese.

Particolare del posteriore della Carabo

 

Raffaele Russo, Managing Director di Alfa Romeo in Italia dichiara: “sono certo che la presenza della nostra avveniristica Carabo susciterà grande stupore tra coloro che prenderanno parte alla Design week a Milano. E sono altrettanto sicuro che un oggetto di tale valore stilistico rappresenti di per sé un invito, per tutti gli amanti del Made in Italy, a visitare l’affascinante Museo Alfa Romeo di Arese, dove sono conservate vetture straordinarie che hanno scritto pagine indelebili della storia dell’automobile“.