WEC, il successo della 6 Ore di Imola

La prima volta  del WEC all’Autodromo di Imola nel fine settimana che si è appena concluso è stata disputata la 6 Ore di Imola.  La tappa Italiana cel campionato mondiale  di endurance si conferma un successo senza paragoni.
 

WEC, il successo della 6 Ore di Imola

Le Ferrari al comando prima della pioggia nella 6 ore di Imola

 
Oltre 73000 gli spettatori, un numero sensazionale per una competizione diversa dalla F1, attratti da quella sensazione di riuscire ad ammirare da vicino quelle “Rosse” fantastiche. E non solo! L’autodromo Enzo e Dino Ferrari, apre per la prima volta le porte al Mondiale Endurance. Ben 14 diversi costruttori coinvolti di cui 3 italiani. Ferrari, Lamborghini ed Isotta Fraschini.

IL WEC a Imola e la storia dell’autodromo Enzo e Dino Ferrari

L’autodromo di Imola è inaugurato ufficialmente nel 1953, ed era denominato Auto-motovelodromo Prototipo CONI. La sua fama, almeno agli inizi, la deve soprattutto alle competizioni motociclistiche. Numerose sono infatti le gare che a partire dalla fine degli anni ’60 sono disputate nel circuito di Imola. Tra questi, il Gran Premio delle Nazioni, dal 1969 al 1988, la 200 Miglia di Imola dal ’72 al ’85 e poi la tappa italiana del Gran premio di Superbike dal 2001 al 2019 e poi ancora nel 2023.
Per quanto concerne l’automobilismo invece, anche se quella del week-end scorso è stata la prima volta per un appuntamento valido per il campionato endurance, le gare di durata tenute ad Imola in passato sono state numerose. 

WEC, il successo della 6 Ore di Imola

Spettatori nel paddock del WEC di Imola

Il debutto per le gare di durata avviene nel giugno del 1954, con il Gran Premio Shell, noto anche come “Conchiglia d’Oro”. Si tratta di una manifestazione internazionale di vetture Sport classe 2000. In questo tipo di competizioni la Ferrari è sempre una delle grandi protagoniste. Tra i successi nonché ricordi più belli per la Casa di Maranello possiamo annoverare, l’edizione del 1972 della 500 Chilometri di Imola. In questa occasione Arturo Merzario al volante della Ferrari 312PB vince davanti a Jacky Ickx
Nelle gare di durata ospitate presso l’Autodromo di Imola, ricordiamo la “1000 Chilometri” del 1984, valida per il Mondiale Sport Prototipi. Ancora, una gara dell’ Intercontinental Le Mans Cup del 2011, dove protagonista è la coppia italiana formata da Giancarlo Fisichella e Gianmaria Bruni a bordo della Ferrari 458 Italia GT2. 
Parlando di Imola e di Ferrari, non possiamo esimerci dal citare la F1. Questo circuito con i suoi fans, ha un rapporto davvero speciale con il Cavallino Rampante. Sono ben 30 le edizioni di Gran Premio di Formula 1 disputate all’Autodromo di Imola dal 1980 ad oggi. Proprio qui la Ferrari ha totalizzato complessivamente 8 vittorie, 6 pole position e 10 giri veloci. I podi sono 24 a cui si aggiunge il 2° posto di Charles Leclerc nel 2022. 
Ritornando al WEC, Imola rappresenta un luogo speciale per la Ferrari 499P, quasi intimo. Infatti è proprio qui che l’ hypercar, con cui la casa di Maranello partecipa al campionato FIA WEC, è presentata ufficialmente durante le Finali Mondiali Ferrari nel 2022.

WEC, il successo della 6 Ore di Imola

La Toyota di de Vries Conway Kobayashi che ha vinto la 6 Ore di Imola

Gara spettacolare all’Autodromo di Imola

Nelle competizioni di endurance niente può considerarsi scontato, meno che mai il meteo. Ed proprio questo a giocare un ruolo fondamentale e decisivo soprattuto per le scelte tattiche della Ferrari. Il team del Cavallino arriva ad Imola con la voglia e l’ambizione di riscattare il risultato deludente, ottenuto nella gara di apertura del Mondiale Endurance in Qatar. Nonostante durante il sabato e poi per quasi tutta la gara di domenica, la superiorità delle Rosse sia eclatante, il Team Ferrari paga a caro prezzo gli errori commessi. Primo tra tutti il passaggio tardivo alle gomme da bagnato. Nel momento in cui la pioggia comincia a bagnare la pista le Ferrari si comportano in modo superlativo. Ciò spinge i piloti a ritardare il passaggio alle gomme “wet”. Quando si decidono a farlo sono ormai lontane dal gruppo di testa, nonostante riescano ad indovinare il ritorno alle gomme “slick”. 
Così a vincere la WEC 6 Ore di Imola è la Toyota di Kamui Kobayashi, dopo un lungo e combattuto testa a testa con la Porsche Penske di Estre e Campbell e alla Ferrari di Antonio Fuoco. Settima e ottava le altre Ferrari, rispettivamente quella di Pier Guidi e Ye.
 

 

Lamborghini, Isotta Fraschini e Valentino Rossi alla 6 Ore di Imola

La Lamborghini SC63 alla 6 Ore di Imola, riesce a raggiungere la bandiera a scacchi e chiude in 12ª posizione questa seconda tappa del FIA WEC. Nel Gran Premio di casa, a pochi Km dalla sede a Sant’Agata Bolognese, Automobili Lamborghini lascia tutti esterrefatti. Perché vi starete domandando? Ebbene poiché crescono il livello di affidabilità e competitività, in una categoria, quella delle Hypercar, non proprio semplice.
 

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Lamborghini Iron Lynx XC63

 

L’equipaggio N°63 del Team Lamborghini Iron Lynx, nel corso dell’intero appuntamento, ha dimostrato un miglioramento costante sul giro secco e sul passo di gara. Facendo tesoro di questo risultato e dei precedenti, rispettivamente quelli del Qatar e della 12 Ore di Sebring, la SC63 tornerà di nuovo in azione alla 6 Ore di Spa-Francorchamps (Belgio), terzo round del Mondiale Endurance, in programma sabato 11 maggio.
 

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Valentino Rossi sulla griglia di partenza

 

Isotta Fraschini  la rinascita parte dall’endurance

L’Italia è protagonista nel WEC e questo è fuori discussione. Lo dimostra la presenza dell’unico team privato tra i “big” della categoria Hypercar LMH.  Di chi parliamo? Di Isotta Fraschini alla ribalta con un progetto grande e ambizioso. Portare alle glorie di un tempo il brand Isotta Fraschini che vanta radici antiche nelle corse.
 

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La Hypercar Isotta Fraschini in un pit stop a Imola

 

L’entusiamso dei fans di Valentino Rossi alla 6 Ore di Imola

 

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Valentino Rossi incontra i fans, durante la sessione degli autografi

 A rendere ancora più indimenticabile la 6 Ore di Imola ci pensa Valentino Rossi e il suo numero 46.  È proprio lui, che supportato dal popolo giallo  che ha reso felice con la firma di gadget, davanti ad un pubblico di oltre 73.000 spettatori, sale sul podio per festeggiare uno stupendo 2° posto, nella categoria GT3. La vittoria dunque arriva dopo il 4° posto ottenuto nella precedente gara  in Qatar e dimostra quanto sia viva nel “Dottore” la voglia di competere e vincere.
 

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Bmw di Rossi, Martin e Al Harthy arrivata seconda in GT3 ad Imola