Superga SS26, viaggio tra estetiche africane ed eleganza d’archivio

Tra radici e nuove visioni, Superga SS26 racconta un’estetica contemporanea che parte dal cuore dell’Africa e arriva al guardaroba urbano globale.

Durante Pitti Uomo 108, tra le collezioni più attente alla contaminazione culturale e al rispetto delle radici c’è sicuramente quella di Superga, che per la Primavera Estate 2026 ha presentato una proposta intensa, materica e raffinata. Un vero e proprio racconto visivo che prende forma dalle estetiche africane, interpretate in modo personale, senza derive esotiche, con l’autenticità e la cura del dettaglio che da oltre un secolo caratterizzano lo storico marchio italiano.

Superga SS26, viaggio tra estetiche africane ed eleganza d'archivio

Superga SS26 la collezione nasce dal dialogo tra passato e presente

Il cuore della collezione Superga SS26 batte forte, animato da un’energia duplice. Da un lato la memoria dell’archivio, con i suoi modelli iconici, dall’altro la volontà di proiettarsi nel futuro con uno spirito contemporaneo, attento alla sostenibilità e al linguaggio dei materiali. La palette cromatica, ispirata alla natura, è fatta di toni sabbiosi, verdi polverosi, celesti diluiti, gialli speziati. Nuance leggere ma vibranti, che evocano paesaggi lontani e atmosfere intime.

Tra i protagonisti assoluti c’è il Batik, elemento chiave della narrazione SS26, che rappresenta un ponte tra cultura e artigianalità. Ma non mancano incursioni in altre tradizioni, come nel caso della Toile de Jouy provenzale, che introduce un contrasto delicato e poetico con le texture africane.

La 2750, un secolo di storia e uno stile intramontabile

Nel centesimo anniversario della sua nascita, la Superga 2750 continua a essere il punto di partenza di ogni racconto del brand. Il modello, nella collezione Superga SS26, si presenta in una gamma rinnovata, fatta di colori pastello e tonalità naturali, pensati per adattarsi alla stagione calda con eleganza e leggerezza.

Realizzata in cotone e fedele alla silhouette originale, la 2750 rimane un simbolo del lifestyle mediterraneo, amato tanto nelle capitali europee quanto nei resort balneari. In questa stagione la scarpa assume anche un valore celebrativo. Ogni dettaglio parla di un’eredità costruita su semplicità e versatilità, che continua a ispirare generazioni di designer e consumatori.

Artifact Works, Batik e workwear in chiave contemporanea

Uno dei modelli più audaci e riusciti della Superga SS26 è sicuramente Artifact Works in Batik. Qui l’estetica africana si fa materia, attraverso la stampa tradizionale che dona personalità a un modello che reinterpreta il workwear anni ’70. La tomaia è strutturata e resistente, con una punta squadrata che dialoga con rinforzi laterali in gomma, pensati non solo per lo stile, ma per una reale funzionalità.

Il Batik, antica tecnica di tintura a riserva, viene utilizzato in modo rispettoso. I disegni non sono mai una caricatura folkloristica, ma un modo per dare voce all’identità artigiana delle comunità locali africane, rielaborata con il linguaggio urbano di Superga.

Superga SS26, viaggio tra estetiche africane ed eleganza d'archivio

 

Sport OG, quando gli anni ’80 tornano a correre

Nel filone delle reinterpretazioni d’archivio, spicca anche la nuova Sport OG, ispirata ai modelli running degli anni ’80. Linee morbide, profilo dinamico e materiali tecnici sono alla base di questa sneaker che unisce heritage e innovazione. Le nuove sneakers Superga SS26 raccontano un’eleganza disinvolta, pensata per la quotidianità metropolitana, senza perdere l’identità casual e autentica che da sempre definisce il brand.

La tomaia è in tessuto tecnico con inserti a contrasto, mentre la suola in gomma naturale richiama le origini sportive del modello. È una scarpa pensata per chi ama camminare — nella vita, nei viaggi, nei sogni.

L’Africa secondo Superga un rispetto che si fa stile

Nel proporre le estetiche africane come cuore visivo della collezione SS26, Superga evita qualsiasi forma di appropriazione culturale. L’approccio è rispettoso, consapevole, e parte da una lunga ricerca iconografica e tessile. Non si tratta di una semplice ispirazione stilistica, ma di un lavoro di dialogo culturale che attraversa tessuti, forme, colori e lavorazioni.

Le stampe Batik non sono soltanto un’idea grafica. Raccontano un territorio, un’arte, un’identità. Il Batik è infatti un linguaggio, una scrittura fatta di pigmenti e cera, che porta con sé simbolismi e significati legati alla vita quotidiana, alle celebrazioni e ai miti delle culture africane. Superga ne dà una lettura sobria e sofisticata, in perfetto equilibrio tra fedeltà alla tradizione e codici della moda contemporanea.

L’equilibrio tra artigianato e produzione industriale

Uno dei punti forti della collezione Superga SS26 è la capacità di fondere mondi apparentemente distanti. L’artigianato africano e il design italiano, la tradizione tessile e la tecnologia produttiva. Ogni modello sembra voler mettere in scena questo incontro, dove la materia racconta una storia, ma è anche il frutto di una filiera controllata e attenta all’impatto ambientale.

Il risultato è una collezione in cui cotone organico, gomma naturale e colorazioni a basso impatto diventano strumenti per comunicare uno stile di vita etico, oltre che estetico.

Superga SS26, palette naturale sabbia, terracotta, indaco e cielo

La palette colori della Superga SS26 è un altro elemento narrativo fondamentale. Tutto parte dalla natura. I pigmenti ricordano le sabbie del deserto, il cielo africano al tramonto, i mercati delle spezie e i tessuti tinti a mano. L’ocra e il ruggine si alternano a verdi chiari e blu polverosi, mentre il bianco sporco fa da trait d’union tra le varie anime della collezione.

Questo equilibrio cromatico consente alla collezione di dialogare facilmente con i guardaroba più diversi, dai look urbani a quelli da vacanza, dalle atmosfere etno-chic alle scelte minimal.

Un racconto che parte dal passato per parlare al presente

Superga non ha mai tradito la propria anima. Il successo del marchio, che ha da poco superato i cento anni di storia, risiede proprio nella capacità di reinterpretare se stessa mantenendo salda la propria identità. La SS26 è un esempio perfetto di come il brand riesca ad evolvere senza perdere di vista le proprie radici.

Il lavoro sull’archivio, le silhouette originali aggiornate con materiali naturali, le lavorazioni artigianali e le nuove ispirazioni culturali raccontano una visione chiara, coerente, che guarda al mondo con occhi aperti e curiosi.

Superga a Pitti Uomo 108, presenza elegante e significativa

Durante Pitti Uomo 108, lo stand Superga è tra i più visitati e fotografati. Non solo per le novità di prodotto, ma per l’allestimento stesso, pensato come un viaggio attraverso i colori e i materiali della collezione. Tessuti naturali, stampe Batik, pannelli in canapa e cotone organico creavano un dialogo armonico con le scarpe esposte, raccontando un’idea di moda sostenibile e allo stesso tempo aspirazionale.

Il pubblico internazionale, fatto di buyer, giornalisti e creativi, ha riconosciuto in questa collezione un equilibrio raro tra autenticità e visione. Un merito non scontato, in un panorama dove l’ispirazione “etnica” rischia spesso di diventare estetizzazione superficiale.

Sneaker culture e identità italiana, connubio che resiste

In un momento storico in cui le sneakers sono diventate oggetti di culto, tra hype e resell, Superga sceglie una via più discreta ma duratura, l’identità. La collezione SS26 conferma che l’heritage italiano può convivere con la sneaker culture globale, senza perdere spessore e senza cedere al trend effimero.

Ogni paio di sneakers Superga racconta una storia fatta di tempo, memoria, materia. Non ci sono loghi oversize, ma cuciture visibili, trame di tessuto, forme essenziali. Il design non urla, ma accompagna, dialoga, resiste. Proprio come l’artigianato africano da cui prende spunto.

Superga SS26, un’estetica di rispetto, una moda che cammina lontano

La collezione Superga SS26 è eleganza etica, design culturale, narrazione sincera. Il richiamo alle estetiche africane non è un gesto di marketing, ma un atto di ascolto e restituzione, di consapevolezza e stile.

In un mondo che cambia, tra crisi climatiche e richieste di maggiore inclusività, Superga si conferma una voce fuori dal coro, capace di innovare con discrezione e coerenza. E di raccontare, passo dopo passo, il valore profondo della semplicità.