Giovanni Savonuzzi: design e passione

 
da destra Giovanni Savonuzzi

da destra Giovanni Savonuzzi, Piero Taruffi, Piero Dusio

Giovanni Savonuzzi fu ingegnere e designer, meccanico e collaudatore; mente sempre in fibrillazione, creativo instancabile. Creò il capolavoro Cisitalia 202, tentò l’avventura imprenditoriale. Nei primi Anni 50 tracciò poi il design Supersonic, poi emigrò in America alla Chrysler per dirigere un reparto dedito agli studi sul motore a turbina. Una vita, insomma, dedicata all’automobile a 360°.
Nasce a Ferrara nel 1911, si laurea in ingegneria meccanica a Torino, quindi entra in Fiat Aviazione.
 

Giovanni Savonuzzi e Cisitalia

Nel settembre del ’45, entra alla Cisitalia, chiamato da Dante Giacosa che gli affida il reparto Tecnico. Il suo primo progetto è la monoposto D46, vettura con cui lo Stambecco deve “farsi le ossa. Savonuzzi e Giacosa progettano un telaio tubolare con tubi piccoli, per esaltare leggerezza e rigidità, e installano il 4 cilindri della Fiat 1100 portato a oltre 60 Cv. La D46 debutta al Parco del Valentino di Torino il 3 settembre ’46, Coppa Brezzi (vince proprio Dusio). Al volante di una di queste c’è Nuvolari, che si rende protagonista di un fuori programma diventato leggenda: esegue due giri di pista senza volante, performance che solo lui poteva eseguire. In autunno Nivola porta una D46 al secondo posto sul traguardo al circuito di Mantova. 

Tazio Nuvolari su D46

Tazio Nuvolari su D46

Dusio pensa a una derivazione con due posti, un modello che sia spider corsa, Cabriolet e Coupé. Savonuzzi sfrutta la sua cultura aeronautica, disegna il telaio e si occupa dello stile: sviluppa prima il prototipo “Cassone”, poi un clamoroso coupé con larghe pinne, che viene testato al Politecnico di Torino. Qui ottiene un eccezionale Cx di 0,29. La nuova Cisitalia 202 prefigura le Gran Turismo: piccola e veloce, arriva seconda alla Mille Miglia del ’47.
 

Cisitalia 202 CMM 1946

Cisitalia 202 CMM 1946

 
Ma Dusio è già avanti e inizia il progetto di una monoposto da Gran Prix (la Cisitalia 360). Savonuzzi non è d’accordo e nell’autunno ’47 se ne va. Prima entra alle Officine Elettromeccaniche di Vincenzo Leone e partecipa a vari progetti per auto da corsa. Nel ’48 Virgilio Conrero, grande motorista conosciuto in Cisitalia fonda la Società Valdostana Automobili (SVA). Giovanni Savonuzzi è coinvolto nella progettazione di una barchetta da corsa. Ma l’avventura è breve e nel ’50, dopo le dimissioni, diventa Direttore tecnico della LMP (“Lavorazione Materie Plastiche) a Torino.

Cisitalia 202 Pininfarina 1947

Cisitalia 202 Pininfarina 1947.

Giovanni Savonuzzi  concepisce il design Supersonic

Nel ’53 Giovanni Savonuzzi entra in rapporti con la Ghia a partire dalla richiesta di un cliente svizzero per la sua Alfa Romeo 1900 SS. Savonuzzi concepisce il design Supersonic, che la Ghia traduce in una carrozzeria sconcertante, una forma spaziale che diventa un’idea di enorme successo. Vengono infatti allestiti almeno altri cinque esemplari su meccaniche di prestigio ma regalano al tecnico piemontese la direzione tecnica della Ghia e gli aprono le porte del mercato americano. I marchi del Gruppo Chrysler, infatti, trovano nel marchio Ghia il fornitore ideale per i prototipi da salone.

Giovanni Savonuzzi Va in America: L’avventura americana

Savonuzzi lavora a stretto contatto con il Gruppo e nel ’57 si trasferisce a Detroit per lavorare com Chief Engineer del reparto Advanced Design. Qui inizia lo studio per l’applicazione delle turbine a gas sull’automobile e la costruzione di diversi prototipi. Torna in Italia nel ’69 per entrare alla Fiat. Non si occupa più di design ma è Direttore del Centro Ricerche e prosegue gli studi sulle turbine fino al 1977, anno della pensione. Continua l’attività ingegneristica come consulente ed è professore al Politecnico. La morte lo raggiunge nel 1987. Oggi al Museo dell’Automobile di Torino è conservato molto materiale da lui stesso donato.

 

Cisitalia 202 MM Aerodinamico Coupe

Cisitalia 202 MM Aerodinamico Coupe