Parigi Fashion Week 2025: cinque debutti che riscrivono la moda
Una settimana che entrerà nella storia
La Parigi Fashion Week di settembre 2025 si prepara a un’edizione che non sarà ricordata soltanto per gli abiti, ma per l’aria di rivoluzione che porterà in passerella. In pochi giorni, ben cinque maison di primo piano presenteranno le collezioni firmate dai loro nuovi direttori creativi. Non è un cambio di stagione, ma un cambio di epoca: Chanel, Dior, Balenciaga, Jean Paul Gaultier e Loewe si affidano a nuove visioni, e Parigi per la Parigi Fashion Week di settembre 2025 torna a imporsi come il luogo dove si scrive il futuro della moda.

Parigi Fashion Week 2025: cinque debutti che riscrivono la moda
Matthieu Blazy e Chanel: quando il mito incontra il futuro
Il debutto più atteso è forse quello di Matthieu Blazy. Dopo aver reinventato Bottega Veneta con un linguaggio sofisticato e materico, ora raccoglie la sfida più difficile: dare un nuovo volto a Chanel. La sua prima collezione per la maison è carica di aspettative: come si fonderanno i codici immortali del tweed, delle perle e del nero Chanel con la sua sensibilità contemporanea? Gli addetti ai lavori parlano già di una sfilata che potrebbe segnare un nuovo capitolo della maison.

Matthieu Blazy il direttore creativo di Chanel
Dior attende Jonathan Anderson: il debutto che riscrive l’eleganza
Se c’è un designer che ha saputo unire l’artigianato a un immaginario quasi artistico, quello è Jonathan Anderson. Con Loewe ha dimostrato che si può fare moda partendo da materiali insoliti e concetti radicali senza perdere in eleganza. Ora il suo approdo a Dior è un momento storico. A Parigi vedremo la sua prima collezione per la maison: un debutto che promette di portare il romanticismo di Monsieur Dior in territori mai esplorati.

Jonathan Anderson il direttore creativo di Dior
Piccioli a Balenciaga: poesia alla prova della decostruzione
Dopo aver introdotto una nuova visione di eleganza e modernità in Valentino, Piccioli debutta ora da Balenciaga. È un passaggio epocale: la maison che negli ultimi anni è diventata simbolo di sperimentazione urbana e provocazione mediatica accoglie ora un direttore creativo conosciuto per il suo lirismo romantico. La sfilata sarà osservata con attenzione: Piccioli porterà con sé il sogno Valentino o si piegherà alla tradizione decostruttiva di Balenciaga?

Pierpaolo Piccioli è il nuovo direttore creativo di Balenciaga
Jean Paul Gaultier e la nuova era di Duran Lantink
Il nome Jean Paul Gaultier evoca sempre teatralità e sorpresa. Dopo una lunga fase di capsule disegnate da ospiti illustri, la maison ha finalmente un nuovo direttore creativo stabile: Duran Lantink. Conosciuto per la sua moda anticonvenzionale e spesso provocatoria, Lantink debutta a Parigi con il compito di raccogliere l’eredità del “enfant terrible” della moda e traghettarla in una nuova epoca. Le aspettative sono altissime, e il suo show promette di essere tra i più dirompenti della settimana.

Duran Lantink il direttore creativo di Jean Paul Gaultier
Loewe volta pagina la prima volta di McCollough & Hernandez alla Parigi Fashion Week
Infine, un’altra svolta importante arriva da Loewe. Con l’uscita di Jonathan Anderson, la maison ha affidato la direzione creativa al duo americano Jack McCollough e Lazaro Hernandez, fondatori di Proenza Schouler. La loro prima collezione per Loewe, che debutterà proprio a Parigi, segnerà il passaggio da un linguaggio fortemente artistico a uno stile che potrebbe privilegiare linee urbane e contemporanee. Una nuova identità tutta da scoprire.

Jack McCollough e Lazaro Hernandez i direttori creativi di LOEWE
Una Parigi che cambia volto
Per la Parigi Fashion Week di settembre 2025 cinque debutti in una sola settimana non si vedevano da anni. Non è solo un avvicendamento di nomi, ma un vero scossone che ridisegna le gerarchie creative. Blazy, Anderson, Piccioli, Lantink e il duo McCollough & Hernandez portano a Parigi la loro prima volta, e con essa la promessa di nuovi racconti estetici. È la prova che la capitale francese della moda continua a essere il palcoscenico dove la storia non si guarda indietro, ma si scrive, sfilata dopo sfilata.






