Orologi Fumagazzi l’ironia al polso che ha conquistato lo Zoo di 105
Da una battuta sentita alla radio al polso degli italiani, passando per una buona dose di follia imprenditoriale. La storia degli orologi Fumagazzi sembra uscita dalla penna di un autore comico, e invece è tutto vero: un’idea nata per scherzo, durante un programma radiofonico, diventata in pochi giorni un brand cult che oggi fa battere il cuore agli appassionati di ironia, design e segnatempo originali.
Orologi Fumagazzi l’ironia al polso
Dallo scherzo al sito Fumagazzi.it online il passo è veloce
Tutto ha inizio il 14 ottobre 2019, su un tratto autostradale e sulle frequenze dello Zoo di 105, il programma radiofonico più irriverente d’Italia. In uno dei finti spot anni ’80 proposti in diretta – quelli surreali e geniali – compare per la prima volta il nome Fumagazzi. Il claim? “Solo per bravi ragazzi”. E da lì, tra una battuta e l’altra, si parla di orologi con nomi improbabili, situazioni improbabili e uno stile volutamente sopra le righe.
Marco Mazzoli, il “boss” dello Zoo, si lascia sfuggire una frase innocente: “Se esistessero davvero, li comprerei!”. E quella frase – boom – accende la miccia. Un ascoltatore attento, dotato di senso imprenditoriale e spirito goliardico, prende la palla al balzo.
Dal “se ci fossero li comprerei” al sito online in 10 minuti
Nel giro di poche ore vengono registrati i domini fumagazzi.it e fumagazzi.com. L’idea iniziale è semplice: fare uno scherzo allo Zoo. Ma si sa, le migliori idee nascono così. Arrivano subito le bozze dei primi modelli, le immagini trovate su Google, i nomi assurdi: Topalofa, Centocambiali, Autovelox, Palombaro, Scippo, Caveria… ogni orologio ha un’identità propria, un tocco comico, un’ironia che strizza l’occhio al pubblico dello Zoo 105.
Orologi Fumagazzi
E sul sito? Nessun prezzo, nessun carrello: solo il pulsante “prenota” che lanciava un messaggio. Ed ecco che il pubblico reagisce. Fioccano le email: “Lo voglio!”, “Dove si compra?”, “È fantastico!”. Ma gli orologi Fumagazzi, in realtà, non esistono ancora. Non proprio.
uno scherzo diventa realtà: nasce Fumagazzi Orologi
A quel punto entra in scena la parte rocambolesca della storia. Perché quei modelli mostrati online? Nessuno dei fondatori sa esattamente chi li produce. Comincia una vera e propria indagine investigativa: reverse image search, rivenditori europei, contatti in America. Alla fine, la rivelazione: Cronovenis, una manifattura veneta seria e competente, è la casa madre di quei modelli.
Parte il piano B: farli produrre davvero. Nascono i primi campioni “demo” da regalare per Natale. Il risultato? Orologi belli, di qualità, con uno stile unico, capaci di fare il salto da gag radiofonica a brand vero e proprio. Fumagazzi orologi è realtà.
I modelli Fumagazzi: l’ironia fatta design
Il catalogo è un mix di creatività, satira e vera passione per l’orologeria. I nomi sono volutamente esagerati, ironici, provocatori. Qualche esempio?
- Autovelox – per chi ha il piede pesante e l’ansia da tutor.
- Topalofa – il modello femminile più sfacciatamente rosa.
- Centocambiali – per chi finge lusso ma gira in Panda a GPL.
- Il Blasfemo – il modello che ha fatto discutere e ridere più di tutti.
- Mio Fratello Fumagazzi – iconico diver che non ha nulla da invidiare ai grandi nomi.
Il tutto confezionato con copywriting pungente, slogan esilaranti (“Lo scippo veste bene anche sotto le manette”), e un’estetica che unisce vintage, sportività e stile urbano.
Orologi Fumagazzi e Zoo 105 una love story italiana
È chiaro che orologi Fumagazzi e Zoo 105 sono un binomio inscindibile. Il brand è cresciuto grazie alla community dello Zoo, che si è identificata fin da subito nello spirito dissacrante della collezione. Ogni volta che in radio si parlava di Fumagazzi, le visite al sito esplodevano. E quando sono arrivati i primi lanci ufficiali, le vendite hanno seguito lo stesso entusiasmo.
L’ironia si è trasformata in business. Gli ascoltatori sono diventati clienti affezionati, molti di loro orgogliosi di mostrare il proprio Fumagazzi al polso, come segno di appartenenza a una tribù. Una tribù che ama ridere, ma anche l’orologeria fatta bene.
Orologi Fumagazzi prezzi: quanto costa essere un bravo ragazzo?
Veniamo alla domanda che tutti si pongono: gli orologi Fumagazzi, quanto costano? La risposta è semplice: molto meno di quanto pensi, ma abbastanza da sentirti parte di un club esclusivo.
I prezzi degli orologi Fumagazzi variano in base ai modelli e alle edizioni limitate, ma in media oscillano tra i 100 e i 250 euro, con materiali di buona qualità, cinturini in pelle o acciaio, movimenti affidabili e – soprattutto – tanto carattere.
Non è solo un orologio. È un pezzo di storia radiofonica. Un accessorio che racconta una gag, una risata, un momento condiviso con milioni di ascoltatori.
Dalla pandemia al merchandising: Fumagazzi non si ferma mai
Durante la pandemia, il team di Fumagazzi ha continuato a sorprendere. Nascono le FAF (Finte Azioni Fumagazzi), arrivano i certificati da notaio per chi acquista gli orologi, e si moltiplicano i gadget e le edizioni speciali. Inizia persino l’espansione all’estero con Pumagazzi.com, versione internazionale del sito, con nuovi nomi e ironia “tradotta” per altri mercati.
Un gioco diventato brand. Un brand diventato fenomeno.
Le FAF Finte Azioni Fumagazzi
Fumagazzi orologi zoo 105: cult status garantito
Oggi dire “fumagazzi orologi zoo 105” è come dire “radio, risate e polso stiloso”. Il marchio è riuscito a restare fedele alla sua anima irriverente, pur costruendo una reputazione concreta nel mondo dell’orologeria indipendente.
Chi indossa un Fumagazzi orologio sa che sta scegliendo un accessorio fuori dagli schemi, ma ben costruito. È una dichiarazione di stile: non mi prendo troppo sul serio, ma so cosa voglio.
Fumagazzi al Watches of Italy
Abbiamo avuto il piacere – e l’irresistibile divertimento – di toccare con mano gli orologi Fumagazzi in occasione della fiera Watches of Italy, il punto di riferimento per la micro-orologeria italiana e per i brand indipendenti più audaci. In mezzo a espositori seriosi, tourbillon che sembravano astronavi e cinturini in alligatore con pedigree, loro erano lì: i Fumagazzi, con il loro stand colorato e la loro inconfondibile ironia.
Tra battute, slogan esilaranti e orologi ben esposti, abbiamo visto come questo marchio nato da una gag radiofonica abbia saputo ritagliarsi uno spazio tutto suo anche nel mondo degli eventi dedicati agli orologi da collezione. I visitatori si fermavano, ridevano, provavano i modelli, chiedevano del Blasfemo, dell’Autovelox, del leggendario Palombaro. E noi con loro.
Fumagazzi orologi ha portato al Watches of Italy una ventata d’aria fresca, dimostrando che si può parlare di meccanica, design e stile, senza rinunciare al sorriso. E questo, credeteci, non ha prezzo. O forse sì, ma è comunque uno dei migliori orologi Fumagazzi prezzi mai visti.
Il futuro? Più modelli, più ironia, più follia
Il 2026 sarà un anno importante: il brand punta a conquistare nuovi mercati, mantenendo la sua identità. Si parla di nuove collaborazioni, limited edition, e magari di un ritorno in radio ancora più fragoroso. Ma intanto, i modelli continuano ad arrivare, i meme continuano a girare, e la community cresce.
- Orologi Fumagazzi
- Orologi Fumagazzi
Direttore responsabile e Co-Fondatore di Moda e Motori Magazine