MotoGP Aragon, si torna a correre in Spagna
Il calendario MotoGP si ritrova una delle sue tappe più iconiche: il GP di Aragon che riaccende i motori al MotorLand di Alcañiz, riportando la carovana del MotoGP in uno dei tracciati più tecnici, affascinanti e spettacolari del campionato. Un appuntamento che, oltre alla rilevanza sportiva, assume anche un forte valore simbolico per i protagonisti della classe regina — tra tutti, Marc Marquez, che proprio qui ha spesso brillato — e per il pubblico spagnolo, che attendeva con ansia il ritorno di un evento capace di fondere tradizione, velocità e passione motociclistica.
Il ricordo del Bezzecchi show a Silverstone
Prima di immergerci nelle curve e nei saliscendi di Aragon, impossibile non tornare con la mente al Gran Premio di Silverstone, che ha incoronato Marco Bezzecchi come vincitore dopo una gara da manuale. In una domenica condizionata dal meteo variabile e dalla tensione di un campionato che si fa sempre più serrato, il pilota italiano ha dimostrato una gestione magistrale delle condizioni di gara, mettendo in riga rivali del calibro di Jorge Martin e Alex Marquez, protagonisti di un duello acceso per il podio.
Quella di Silverstone è stata una vittoria che ha restituito slancio al pilota del team VR46, ma ha anche messo in luce un campionato sempre più imprevedibile, in cui la Ducati continua a dettare il passo, lasciando pochi margini agli inseguitori, tra cui una Honda ancora in cerca di stabilità e una Yamaha che tenta faticosamente di ritrovare la strada.
MotorLand Aragon un circuito che premia talento e coraggio
Situato nella regione dell’Aragona, nei pressi della cittadina di Alcañiz, il MotorLand Aragon è un circuito moderno, disegnato dall’architetto Hermann Tilke e inaugurato nel 2009. Con i suoi 5.078 metri, 17 curve (10 a sinistra e 7 a destra), un lungo rettilineo da oltre un chilometro e una combinazione di salite, discese e staccate violente, rappresenta una delle sfide più affascinanti per i piloti della MotoGP.
Il tracciato ha un’anima tecnica e spettacolare: curve veloci come la 2 e la 3 si alternano a tornanti lenti e impegnativi, come la 8 e la 15, mentre la celebre “curva del cavatappi” (una variante ispirata all’iconico tratto di Laguna Seca) mette a dura prova l’equilibrio e il coraggio dei piloti. Qui non basta avere il motore migliore: serve una moto bilanciata, una grande capacità di gestione delle gomme e una dose generosa di coraggio.
Marc Marquez e il suo regno aragonese
Se c’è un nome che si lega a doppio filo al GP di Aragon, è quello di Marc Marquez. Il campione di Cervera ha fatto del tracciato di casa una delle sue fortezze personali, raccogliendo ben cinque vittorie in MotoGP tra il 2013 e il 2019. La sua guida aggressiva e il feeling naturale con le traiettorie tortuose del MotorLand gli hanno spesso garantito un vantaggio cruciale.
Nel 2020, nonostante l’assenza per infortunio, il pubblico spagnolo non ha smesso di inneggiare al suo beniamino. Il 2023 è stato un anno di transizione, ma il 2025 potrebbe essere quello del riscatto, soprattutto ora che Honda sembra aver compiuto qualche passo avanti in termini di sviluppo. Eppure, i riflettori non sono puntati solo su Marc: anche il fratello Alex Marquez, ormai pilota di punta del team Gresini, torna su un tracciato che conosce bene e dove può dire la sua, soprattutto se supportato da una Ducati in piena forma.
Ducati caccia aperta al titolo
È ormai chiaro a tutti che la Ducati sia la moto da battere. Con una griglia che vede diversi piloti in sella alla Desmosedici GP, la casa di Borgo Panigale ha saputo costruire un vero e proprio “esercito rosso”. I successi recenti di Bezzecchi, le performance di Martin, la solidità di Bagnaia e la costante crescita di Alex Marquez sono la dimostrazione di un progetto vincente che ha saputo unire potenza, equilibrio e affidabilità.
Il MotoGP Aragon rappresenta una delle tappe chiave per rafforzare la leadership nel campionato, ma anche un banco di prova per i singoli team clienti, che possono approfittare di dati condivisi per ottimizzare il setup su un tracciato che richiede precisione chirurgica.
Yamaha e Honda in cerca di risposte
Se Ducati domina, Yamaha e Honda vivono momenti contrapposti. La casa di Iwata, dopo gli anni d’oro con Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, fatica a trovare continuità, con Fabio Quartararo e Alex Rins spesso relegati alle retrovie. Le modifiche al telaio e le nuove soluzioni aerodinamiche introdotte a metà stagione sembrano non bastare per ridurre il gap.
Situazione simile in casa Honda, sebbene con qualche segnale positivo. Marc Marquez ha mostrato lampi del suo talento, ma resta da capire se potrà competere ad armi pari con le Ducati e le Aprilia. Il GP d’Aragon sarà decisivo per misurare il reale stato di salute della moto giapponese.
Jorge Martin: tra costanza e fame di vittorie
Uno dei grandi protagonisti di questa stagione è senza dubbio Jorge Martin. Il madrileno ha dimostrato una costanza notevole, sempre tra i primi in qualifica e in gara. Il MotoGP Aragon potrebbe rappresentare una tappa cruciale per il suo cammino iridato, soprattutto se saprà gestire la pressione e sfruttare al massimo il potenziale della sua Ducati.
Martin ha già conquistato un posto di rilievo nel cuore dei tifosi spagnoli, e gareggiare in casa, su uno dei tracciati più esigenti, sarà un test importante sia dal punto di vista mentale che tecnico.
I momenti iconici del MotoGP Aragon
Negli anni, il circuito di Alcañiz ha regalato emozioni forti e sorprese inattese. Dalla storica battaglia tra Stoner e Lorenzo nel 2010, passando per il duello fratricida tra i Marquez nel 2020, fino alla memorabile vittoria di Bagnaia nel 2021 in uno dei confronti più avvincenti della stagione con Marc Marquez.
Non mancano episodi controversi: cadute spettacolari, strategie gomme azzardate, e meteo ballerino che ha spesso sparigliato le carte. Il MotoGP Aragon è sempre stato sinonimo di incertezza e spettacolo.
Uno sguardo al weekend clima, strategie e spettacolo
Con temperature tipicamente estive e un asfalto abrasivo, la gestione delle gomme sarà uno degli aspetti chiave del fine settimana. Le FP1 e FP2 saranno cruciali per testare i diversi compound, mentre il sabato di qualifiche potrebbe rivelarsi determinante su un tracciato dove superare non è sempre facile.
Occhi puntati anche sulla Sprint Race, che ormai è diventata parte integrante del weekend, capace di regalare punti importanti e ribaltare le gerarchie. E tra colpi di scena e rimonte epiche, il GP di Aragon promette di essere una delle tappe più entusiasmanti dell’intera stagione.
Il ritorno del MotoGP ad Aragon è più di una semplice gara. È un tributo alla storia del motociclismo, un banco di prova per i campioni, un’occasione per rivedere in azione i protagonisti in uno dei templi della velocità più amati d’Europa. Con nomi come Marc Marquez, Alex Marquez, Jorge Martin, e la potenza rossa della Ducati, lo spettacolo è garantito. La Spagna si prepara a vivere un weekend di pura adrenalina, tra passato, presente e un futuro che promette ancora scintille.
Direttore responsabile e Co-Fondatore di Moda e Motori Magazine