Lincoln Indianapolis fine art al The ICE

La Lincoln Indianapolis è una delle stupende “one-off” presenti, e che presenza, sul lago ghiacciato di St. Moritz, durante il The ICE. Se anche voi lo scorso fine settimana siete stati a St. Moritz, di certo vi sarà passata di fianco ammaliando la vostra vista.
 

La Lincoln Indianapolis è una delle stupende "one-off" sul lago ghiacciato di St. Moritz, durante il The ICE.

La Lincoln Indianapolis sfila sul lago ghiacciato di St Moritz

 
Con il suo “sestetto” di falsi tubi d scarico montati lateralmente e il frontale che sembra davvero quello di un aereo, il design scoppiettante di questa “one-off” appare, ancora oggi, futuristico. Dunque possiamo immaginare la reazione del pubblico quando per la prima volta appare al Salone dell’Automobile di Torino nel 1955. Le sue linee dovevano sembrare davvero “estreme” nella concezione di una vettura negli anni’50. 

Come spesso succede, la realizzazione di queste “concept car” avviene in tempi brevissimi, anche se effettivamente ciò può sembrare strano. Non sono pochi a pensare, erroneamente, che per realizzare una tale auto ci vogliano anni di studi e prove. Invece l’estro creativo di Gian Paolo Boano, figlio “prodigio” dell’altrettanto celebre carrozziere ed ex “boss” di Ghia, Felice Mario Boano, ha dato vita a questo capolavoro.
 



 
Il padre aveva fondato l’omonima carrozzeria solo l’anno prima della presentazione della Lincoln Indianapolis. Tuttavia, Gian Paolo, grazie ad un amico che lavorava alla Ford,  ebbe la dritta giusta nella direzione da seguire per guadagnare, diciamo facili consensi. Infatti, tale amico, gli suggerì proprio di creare un’auto dal design futuristico e drammatico su basi FoMoCo. Questo avrebbe potuto in un certo senso, favorire un accordo redditizio, tra l’astro nascente e il gigante produttore.
 

La Lincoln Indianapolis è una delle stupende "one-off" sul lago ghiacciato di St. Moritz, durante il The ICE.

I 3 tubi di scarico della Lincoln Indianapolis

 
Il resto è stroria. Gian Paolo partendo da un telaio Lincoln, marchio di lusso Ford, disegna una tra le vetture più uniche, la Lincoln Indianapolis. L’aspetto è quello che colpisce al primo sguardo, e lo fa in modo intenso. Il muso è enorme, esagerato. Sembra un po’ una grande proboscide, che custodisce il potente motore V8. Al fianco del cofano, si stagliano i grandi passaruota, che svolgono una doppia funzione. Quella di custodire i fari e i finti tubi di scarico, 3 per lato, che insieme alle ulteriori finte prese d’aria, donano quel tocco di elegante aggressività. La parte posteriore termina con una coda dalle linee inclinate che si congiungono con il lunotto, rimarcando ancora una volta, le fantastiche influenze aeree nel design. A renderla ancora più intrigante e in un certo senso misteriosa, la colorazione della carrozzeria in un fiammeggiante arancione. 
 

La Lincoln Indianapolis è una delle stupende "one-off" sul lago ghiacciato di St. Moritz, durante il The ICE.

Lincoln Indianapolis mentre partecipa al concorso d’eleganza The I.C.E.

 
Anche all’interno la Lincoln Indianapolis mantiene il suo stile “esagerato”. I 2+2 sono avvolti da pelle in colorazione bianco e nero e separati da una consolle a scalini. Henry Ford II fu così colpito dalla vettura, che ordinò di acquistarla e spedirla direttamente negli States. Negli anni cambia spesso mani, leggenda narra che l’abbia guidata persino l’attore Errol Flynn, fino a quando non viene acquistata dal collezionista Thomas Kerr. Quest’ultimo, dopo quasi 20 anni di inutilizzo, ne commissiona il restauro al famoso Jim Cox. 
Cox oltre a riportarla ai fasti di un tempo, monta il motore V8, il servosterzo di cui non era fornita e un cambio automatico a 4 marce. 

Oggi questa a dir poco splendita Lincoln Indianapolis, fa parte della ” Pearl Collection” del noto appassionato auto svizzero Fritz Burkard e, se l’avete persa al The ICE di St. Moritz sono davvero dispiaciuto per voi.