Gucci uomo apre la Milano Fashion Week

Gucci e Milano, il ritorno di fiamma con la sfilata uomo  ispirata agli archetipi del guardaroba maschile.
 

Gucci e Milano, il ritorno di fiamma con una sfilata ispirata agli archetipi del guardaroba maschile.

La sfilata Gucci Uomo

 
Un atteso ritorno dopo un’assenza di tre anni nel calendario maschile. La sfilata uomo  Gucci in apertura della fashion week meneghina scatena la curiosità  di addette ai lavori e fan della griffe, fino ad oggi “orfani” di Alessandro Michele. L’attesa è  palpabile già fuori dalla sala sfilate, con gli ospiti che regalano una passerella d’eccezione.

 

Tra gli special guest della sfilata la boy band Fontaines D.C., gli attori Lorenzo Zurzolo, Pierre Deladonchamps, Percy Hynes White, il cantautore, compositore, scrittore, sceneggiatore e attore australiano Nick Cave, e i cantanti italiani Tananai e Ghali.

Tutti in trepidante attesa di quella che si preannuncia come una sfilata dei record. La prima del brand dopo l’addio del direttore creativo Alessandro Michele, ancora senza successore, e ancora il primo show tutto al maschile dell’azienda fiorentina dall’inizio della pandemia.

 

 

La sfilata Gucci autunno/inverno 2023

L’improvvisazione quale atto sovversivo. La chiave di volta del dopo Alessandro Michele è in una collezione sì punk – al centro della scena i Ceramic Dog che si esibiscono dal vivo – ma soprattutto moda quale atto collaborativo. Riflesso delle individualità di creativi e artigiani che popolano la Maison. Il cambio di passo è nella non teatralità tout court, nel segno di uno stile asciutto e tendente al minimal. I modelli sfilano su una passerella circolare accompagnati dalla musica live: colori sobri, palette pastello conquistano giacche oversize  indossate su canotte sgualcite. Mai senza un berretto di lana; mai senza un cappotto monopetto il cui orlo sfiora quello dei pantaloni morbidi. L’ispirazione è agli archetipi del vestire maschile con il Crystal GG. Nuova interpretazione del tessuto monogramma in canvas spalmato, è utilizzato su tute da lavoro ma anche calzature e borse dall’attitudine rilassata. E mentre i foulard vintage decorano i jeans il pantalone da sera è una gonna scultorea. Il caban rivela invece una lavorazione di paillettes candide multidimensionali.

 

Gucci uomo: un ritorno annunciato

Gucci a Milano moda uomo è stata la principale novità, annunciata dal presidente della Camera nazionale della Moda italiana Carlo Capasa nel corso della conferenza stampa di presentazione della fashion week maschile. Questa conta 21 sfilate, 31 presentazioni, 4 contenuti digitali e 11 eventi per un totale di 72 appuntamenti. “Ritorneremo a sfilare rispettando il calendario regolare della moda – aveva dichiarato il ceo di Gucci, Marco Bizzarri, in occasione del Milano Fashion Global Summit. Faremo l’uomo a gennaio e la donna a febbraio a Milano e poi la cruise, anche se ancora non sappiamo dove. Poi ci saranno gli show di giugno e settembre”. Un ritorno alla vecchia formula, abbandonata sotto la guida creativa di Michele desideroso al contrario di seguire i propri tempi creativi. “Abbiamo scelto di mettere un maggiore focus sull’uomo, cosa che in passato non era mai successa” aveva concluso Bizzarri.

 

 

Con Gucci Milano Moda Uomo al via

Mentre la settimana della moda maschile prende il via, si ragiona sulla tenuta del comparto dell’abbigliamento maschile made in Italy. Il banco di prova è rappresentato da Milano Uomo insieme alla manifestazione Pitti Immagine Uomo, appena conclusasi a Firenze. Se dati alla mano, il 2022 è stato un anno da record per la moda italiana che si è chiuso con un fatturato di 96,6 miliardi di euro, in aumento del 16% rispetto al 2021, il presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana Carlo Capasa, presentando i dati dell’ultimo report “Fashion Economic Trends” di Cnmi, sembra ben sperare. “Si tratta non solo di un pieno recupero dei livelli pre Covid, ma del fatturato più alto mai raggiunto dal settore negli ultimi due decenni. A conferma dell’importanza che il Made in Italy ha raggiunto a livello globale. Un risultato sopra le nostre precedenti previsioni, che stimavano una crescita pari al 12% per un totale di 92-93 miliardi”.