Emporio Armani SS26 l’etno-chic secondo Re Giorgio, anche da lontano
Direttore responsabile e Co-Fondatore di Moda e Motori Magazine
L’Africa reinterpretata da Armani, con rispetto e coerenza
Nel caldo palcoscenico di Milano Moda Uomo, tra sfilate che si rincorrono e collezioni che provano a dire qualcosa di nuovo, la collezione Emporio Armani SS26 riesce in un’impresa rara: parlare dell’altro senza travestirsi da altro. Il tema è chiaro, potente e potenzialmente rischioso: un omaggio all’estetica africana, alle texture, ai colori, alle culture. Ma lo fa alla maniera di Giorgio Armani: con misura, con studio, con profondo rispetto.
Emporio Armani SS26 l’etno-chic secondo Re Giorgio
A salutare il pubblico in sala, al termine della sfilata, non è il Maestro. Giorgio Armani è in convalescenza, assente fisicamente ma presente in ogni scelta di questa collezione. A raccogliere l’applauso finale è Leo Dell’Orco, storico collaboratore e direttore della linea uomo, in un gesto che racconta la continuità della maison e l’eleganza del suo fondatore.
Collezione Emporio Armani SS26 un viaggio oltre i confini
Questa stagione, Emporio Armani si muove tra le atmosfere del continente africano e le architetture sobrie del design milanese. Il risultato è una collezione che non cade mai nel folclore, ma che reinterpreta motivi, tagli e suggestioni attraverso una lente minimalista e sofisticata. L’effetto finale è etno-chic, ma nel senso più alto e nobile del termine: niente travestimenti esotici, ma una riflessione estetica e culturale su cosa significhi contaminazione.
- Modellii indossano outifit Emporio Armani SS26
- Modellii indossano outifit Emporio Armani SS26
Le forme rilassatezza senza disordine
La parola chiave è fluidità. Le giacche sono destrutturate, senza rever, quasi delle tuniche sartoriali. I pantaloni si allargano, si stringono in vita, giocano con proporzioni ibride. Le camicie sembrano kaftani ridisegnati per l’uomo metropolitano, e i completi diventano quasi pigiami da viaggio, eleganti e informali.
A colpire è la coerenza interna della collezione: ogni look sembra parte di un percorso, come se ci trovassimo davanti a un diario di viaggio visivo, che parte da una suggestione lontana e arriva con disinvoltura nelle città europee.
I tessuti: sabbia, spezie, aria
Emporio Armani, come da tradizione, lavora con tessuti nobili ma leggeri. Per la collezione SS26, domina il lino – talvolta mischiato con seta, altre con cotone o viscosa – e la garza di lana. La mano è impalpabile, il corpo è libero di muoversi, i materiali accompagnano senza costringere.
La palette cromatica è raffinata: toni terra, ocra, grigi caldi, rossi spenti, azzurri polverosi e blu notte. Una tavolozza che evoca il deserto, le spezie, il cielo africano, ma senza mai copiarli. Tutto è filtrato da quella visione sobria e controllata che è la cifra del marchio.
Stampe e decorazioni: l’essenziale come codice
Ci sono motivi grafici ispirati ai tessuti africani, ma mai in chiave imitativa. Sembrano memorie visive rielaborate. Le stampe geometriche si fondono con le linee degli abiti, non le invadono. Le decorazioni sono minime, inserite con intelligenza. Anche gli accessori – sandali, borse morbide, cappelli a tesa larga – contribuiscono al racconto, senza diventare protagonisti.
La moda, qui, non urla mai, ma si fa portatrice di un messaggio estetico profondo: che si può rendere omaggio a una cultura senza trasformarla in spettacolo.
- Modellii indossano outifit Emporio Armani SS26
- Modellii indossano outifit Emporio Armani SS26
Leo Dell’Orco e la continuità di un pensiero
L’uscita finale di Leo Dell’Orco è un momento simbolico, delicato e denso di significato. Armani è lontano, ma il suo pensiero è presente. Dell’Orco, da decenni al suo fianco, rappresenta la continuità silenziosa, il savoir-faire che non ha bisogno di effetti speciali.
In un’industria spesso ossessionata dalla novità e dalla performance, Emporio Armani SS26 ci ricorda che l’eleganza può anche essere una forma di costanza. Che il futuro si costruisce con gesti misurati, con fedeltà a un’identità.
Un manifesto di moda etica
Emporio Armani dimostra che la moda può essere aperta al mondo senza appropriarsi del mondo. Che si può guardare ad altri universi estetici, integrarne i codici, senza trasformarli in una caricatura. E che, soprattutto, si può fare tutto questo con stile, con leggerezza, con verità.
La collezione Emporio Armani SS26 è un esercizio di alta sartorialità etica. E lo è tanto nei dettagli dei capi quanto nella regia complessiva dello show, che sceglie di restare fedele alla sua voce, pur esplorando nuove geografie visive.
Nel mondo della moda che cambia a ritmi vertiginosi, Emporio Armani resta fedele alla sua missione: proporre un’idea di eleganza sobria, internazionale, mai urlata. La collezione SS26 è un esempio perfetto di come si possa innovare senza inseguire le tendenze, e raccontare un mondo diverso senza travisarlo.
- Modellii indossano outifit Emporio Armani SS26
- Modellii indossano outifit Emporio Armani SS26
Lo show si chiude con un applauso lungo, sentito. Un tributo non solo alla bellezza dei capi, ma alla visione di Giorgio Armani, sempre più solida, anche nei momenti di fragilità. A dimostrazione che quando lo stile è vero, parla anche in silenzio.