Bernina Gran Turismo: il dialogo eterno tra passato e presente
Direttore e co-fondatore di Moda e Motori Magazine insieme al fotografo e fratello Gaetano Piazzolla, racconta la MotoGP e il motorsport internazionale con parole e immagini. Fotografo e giornalista, è riconosciuto come l’esperto del lifestyle dei paddock del MotoGP e non solo, capace di unire passione sportiva, stile e cultura in un racconto unico.
Se il Bernina Gran Turismo fosse un libro, ogni auto al via sarebbe un capitolo da leggere con attenzione, un frammento di storia che torna a pulsare sulle strade dell’Engadin. L’edizione 2025 non è soltanto una gara in salita: è un museo a cielo aperto, un luogo dove il rombo dei motori diventa narrazione, e la linea che separa presente e passato si dissolve in un’unica emozione.
La location della competizione l’Engadina come teatro naturale
Il tracciato che da Poschiavo sale fino ai 2.300 metri del Passo Bernina è più di un percorso di gara: è un palcoscenico dove ogni tornante amplifica l’eco della storia. In questo scenario mozzafiato, il Bernina Gran Turismo riunisce auto da collezione e hypercar moderne in un confronto che non ha eguali al mondo. Qui il pubblico non assiste solo a una cronoscalata, ma vive un’esperienza che unisce heritage, turismo alpino e cultura del motorsport.
Bugatti Type 59: l’eleganza della velocità
Tra le regine dell’edizione 2025 c’è la Bugatti Type 59 del 1934, considerata da molti la più elegante vettura da Gran Premio dell’epoca prebellica. Con appena sei esemplari prodotti, questa macchina porta con sé un’aura di esclusività e leggenda.
Bernina Gran Turismo: il dialogo eterno tra passato e presente
Ha corso con piloti del calibro di René Dreyfus, Robert Benoist e Jean-Pierre Wimille, per poi diventare proprietà di Re Leopoldo III del Belgio. Mai sovrarestaurata, conserva ancora le cicatrici della sua vita in pista. Non è un caso se ha conquistato il titolo di Best of Show a Pebble Beach, scrivendo una nuova pagina nella storia del collezionismo. Al Bernina, grazie alla Pearl Collection di Fritz Burkard, tornerà a ruggire come nel 1937, riportando in vita la sua eleganza sportiva.
Bugatti Bolide: l’energia del futuro
Accanto alla storia, il Bernina Gran Turismo celebra anche la modernità più estrema. La Bugatti Bolide, hypercar da 1.650 cavalli, è il simbolo di questa fusione tra epoche. Pensata per la pista e mai utilizzata su strada, affronterà per la prima volta la salita del Bernina.
Bugatti Bolide
Guidata da protagonisti d’eccezione come Mate Rimac (CEO Bugatti), Andy Wallace (Le Mans winner) e lo stesso Burkard, la Bolide rappresenta il futuro che dialoga con il passato. È l’immagine più potente di ciò che rende unico questo evento: una competizione dove non conta solo vincere, ma raccontare.
Mercedes-Benz 300 SL e 190 SL: icone votate alla bellezza
Il marchio della stella porta sulle Alpi due modelli simbolo di epoche diverse. La 300 SL “Ali di Gabbiano”, presentata nel 1954, con il suo sei cilindri a iniezione e i 250 km/h di velocità massima, è stata eletta “Auto sportiva del secolo”. A ricordare la sua gloria, il numero di gara 417 con cui conquistò la Mille Miglia del 1955.
Mercedes-Benz 300 SL
Accanto a lei, la più elegante e accessibile Mercedes-Benz 190 SL Roadster, lanciata nello stesso anno, destinata a trasformarsi in un’icona di stile negli Stati Uniti e sulle coste del Mediterraneo. Due auto che incarnano il lusso e la raffinatezza Mercedes-Benz, ma anche la capacità di competere ad alti livelli.
Mercedes-Benz 190 SL Roadster
Ferrari 250 GT SWB SEFAC Competition: Maranello in cima al mondo
Poche auto evocano il mito Ferrari come la Ferrari 250 GT SWB SEFAC Competition. Con appena 25 esemplari costruiti, è l’apice della tradizione short-wheelbase di Maranello. Ha corso al Tour de France 1961, conquistando un terzo posto con Maurice Trintignant e Paul Cabrios, e alla 1000 km di Montlhéry con piloti come Graham Hill e Jo Bonnier.
Ferrari 250 GT SWB SEFAC Competition
La sua presenza al Bernina Gran Turismo 2025 non è solo un omaggio al passato, ma un’occasione rara per vedere una Ferrari che incarna la purezza delle corse anni ’60.
Alfa Romeo GTA e GTAm: il ritorno della passione italiana
L’Engadin parlerà anche la lingua di Arese. Il team Alfa Delta porterà tre Alfa Romeo GTAm 2.0 e una GTA 1.6, tutte con livree che richiamano i fasti delle competizioni turismo degli anni ’70.
Alfa Romeo GTAm 2.0
Per affrontare il percorso alpino, le vetture sono state accuratamente modificate: ammortizzatori più morbidi, rapporti accorciati, assetti specifici per il grip sui tornanti. È la testimonianza di come la passione per l’automobilismo italiano continui a scrivere nuove pagine anche tra le montagne svizzere.
Lancia Rally 037 Safari: la leggenda del Gruppo B
Il Gruppo B non è mai stato solo rally, è stato mito, rischio e spettacolo. Al Bernina torna protagonista con una Lancia Rally 037 in configurazione Safari, completa di ruota di scorta sul tetto e fari supplementari.
Lancia Rally 037 Safari
Questa macchina ha partecipato al Safari Rally in Kenya e all’Acropolis Rally in Grecia nel 1984, affrontando le sfide più dure del mondiale. Oggi, con la sua livrea Martini Racing, è un simbolo di un’epoca irripetibile che continua a far vibrare il cuore degli appassionati.
Un’esperienza che va oltre la gara
Il Bernina Gran Turismo non si limita alla salita. Grazie alla collaborazione con Roarington, nel cuore di St. Moritz sarà possibile vivere l’evento in modo immersivo con simulatori creati da Pininfarina e Zagato.
È il segno che la tradizione può convivere con l’innovazione, offrendo ai visitatori un viaggio tra realtà e digitale, tra il rombo di un motore storico e l’esperienza virtuale di un tracciato alpino.
Bernina Gran Turismo: una celebrazione totale
L’edizione 2025 conferma la natura unica del Bernina Gran Turismo: non una semplice gara in salita, ma una celebrazione totale delle auto storiche e della cultura del motorsport.
Un evento capace di mettere insieme collezionisti, piloti, imprenditori e spettatori in un contesto spettacolare. Perché sulle curve del Bernina non si corre solo per il tempo, ma per raccontare il mito dell’automobile, in tutte le sue forme.
